CARATTERISTICHE

DOCG OFFIDA PASSERINA

Tipico dell’Italia centrale, quello della Passerina è un vitigno molto versatile, dal grappolo compatto e bacca di grandi dimensioni che dà origine a un vino floreale e fresco.  La Passerina può essere vinificata sia in purezza, che in blend.

La carta d’identità della Offida DOCG Passerina

La scheda ampelografica, strumento di classificazione di un vitigno che contiene nome e sinonimi, storia genetica, morfologia, caratteristiche vegetative e culturali, uso e importanza economica, identifica la Passerina come appartenente alla famiglia del Trebbiano. Foglia media, grappolo grande e mediamente compatto con acini grandi e sferoidali dalla buccia spessa e di colore giallo, queste le caratteristiche principali. Dalla Passerina si ricava un vino di colore giallo paglierino che viene utilizzato a volte dopo un leggero appassimento.

Secondo il disciplinare della Offida  DOCG  Passerina il minimo percentuale di Passerina è 85% ed il restante 15% deve essere composto da vitigni a bacca bianca non aromatici idonei alla coltivazione nella regione Marche.

Le caratteristiche dei  vini Offida DOCG Passerina
Di colore giallo paglierino,  con riflessi giallognoli, presentano all’olfatto note di frutta a polpa gialla e sentori agrumati, al gusto risultano  freschi, sapidi  dal retrogusto persistente.

La scheda di degustazione potrebbe riportare queste caratteristiche:

  • colore giallo paglierino con riflessi dorati
  • odore caratteristico, gradevole
  • sapore secco, tipico, caratteristico
  • titolo alcolometrico volumico totale minimo 11,5% vol.
  • acidità totale minima: 4,5 g/l
  • estratto non riduttore minimo:16 g/l

In un sorso

La Passerina è un’uva versatile che oltre a dare freschezza a blend di vino bianchi, o vinificata in purezza, può essere trasformata diventando spumante o passito.

Gli studi e le sperimentazioni svolte negli anni ’80 dalla Cantina Tenuta Cocci Grifoni e pochi altri produttori piceni illuminati, giunsero a immaginare l’ottima resa del vitigno Passerina nella spumantizzazione e nella produzione di vin santo e passito. Grazie alla loro importante componente acidica, le uve del vitigno Passerina producono uno spumante di piacevolezza immediata, floreale al naso e fruttato, delicatamente persistente in bocca.

Nelle sue migliori espressioni, lo spumante da uve Passerina sa coniugare freschezza e armonia, carica complessa e profumi delicati, regalando una bollicina Mediterranea capace di intrigare con la sua eleganza e persistenza degustativa.

Per le sue caratteristiche, la Passerina si presta anche a diventare vino passito, una tecnica conosciuta già dai greci. Il processo dell’appassimento delle uve autoctone, accuratamente selezionate, è un processo di parziale disidratazione che permette di ottenere un vino a maggiore concentrazione di colori, profumi e sapori. L’uva selezionata per l’appassimento dev’essere completamente sana e il grappolo non troppo compatto.

Le parole di questo vino

ACIDITÀ

Nel vino, gli acidi, sono una delle sostanze più importanti. Sono loro i responsabili della caratteristica sensazione di freschezza al palato, tipica dei bianchi e degli spumanti.

AMPELOGRAFIA

Si occupa della classificazione e della descrizione delle diverse specie e varietà di vite. Ha un duplice scopo: da un lato raggruppa i criteri biologici e dall’altro permette di identificare ciascuna cultivar

DOC

Vini a Denominazione di Origine Controllata, ovvero vini con caratteristiche distintive di qualità superiore, determinate dal vitigno e dall’area di produzione, oltre che dalle tecniche di elaborazione e di affinamento

DOCG

Vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita, è la dicitura per vini che vengono sottoposti a regole più severe rispetto ai vini DOC e che abbiano avuto un passato di almeno cinque anni in questa categoria.

IGT

Vini a Identificazione Geografica Tipica per la quale si intende il nome geografico di una zona utilizzata per indicare il prodotto che ne deriva.

FILOSSERA

Insetto di origine americana arrivato in Europa nella seconda metà del 1800 e diffusosi in tutti i vigneti. Provoca danni sia a livello radicale con la formazione di galle nodose e conseguente perdita della capacità di assorbimento dell’acqua; sia a livello fogliare. L’infezione appare in maniera silenziosa fino a quando non ci si accorge che le piante cominciano a morire.

PERONOSPORA

Malattia fungina che prima rende friabili le foglie della vita e successivamente attacca anche il grappolo, impedendo che gli acini giungano a maturazione.

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